Parole, segni e immagini imbonitrici
Il fascismo è caduto, il nome della via sulla cartolina è stato corretto, ma sul muro campeggia ancora la scritta Il duce a sempre ragione.
Nella cartolina del 1966 (sotto), la scritta sul muro è stata eliminata, non l'altoparlante da cui venivano diffusi i discorsi del duce
Nel novembre del 1932 la redazione de Il giornale d'Italia decise di inserire all'interno del quotidiano una pagina interamente dedicata alla Basilicata. Alla richiesta di collaborazione rispose immediatamente il corrispondente da Montescaglioso, Antonio Desiderio, che inviò da quel momento e fino alla definitiva chiusura del quotidiano stesso, avvenuta durante il 1944, centinaia di articoli che riguardavano, appunto, il paese.
Cadaveri eccellenti
Quante volte ci avete uccisi?
Ci avete trasformati in corpi freddi e rigidi. Cadaveri.
Qui fondiamo la nostra casa.
Sulla vostra mediocrità scaviamo il nostro cimitero di cose belle, per farle rivivere o semplicemente per donare loro morte più dolce. Badilate di byte per seppellirle; o per rivangarle, chissà. Per lottare contro la decomposizione o per putrefare sullo schermo.
Un altro rantolo. L'ennesima battaglia.
Sappiamo di essere sconfitti, ancora una volta.
Anche per questo, combattiamo.
Musica da camera e luoghi d'ascolto
Il repertorio cameristico, come è risaputo, è nato per rispondere all'esigenza di una fruizione più intima del prodotto dell'ingegno musicale, al di fuori delle occasioni pubbliche legate ad eventi straordinari sacri o profani. È sorto per far fronte al bisogno del compositore di raccontare se stesso a pochi intimi, e di conseguenza è connotato come prodotto per intenditori e appassionati e destinato a esecutori dotati di particolari capacità espressive.
Con la costruzione di sale da concerto, di teatri e di auditorium di ampiezza sempre crescente, la musica da camera è stata consegnata alla fruizione di masse sempre più numerose. Il fatto dovrebbe far felice ogni operatore musicale e ogni compositore.
Una lezione di stile
Ho conosciuto Tommaso Balsebre (Tommasino per gli amici, ma anche per gli altri) parecchi anni fa e mi colpì per la sua disponibilità, per la sua capacità di parlare con tutti, per il suo modo di raccontare storie anche inverosimili ma maledettamente reali, per il suo rituale accanimento che poneva nel cucinare, per il suo tabagismo, che lo spingeva ad acquistare stecche intere di pacchetti di sigarette che maniacalmente riponeva nel tiretto della sua scrivania in ordine cronologico per evitare che le sigarette invecchiassero, e per molte altre cose ancora.
Aids, the graphic intervention
Appunti sul cinema girato in Basilicata
In occasione del Festival Internazionale dei Circoli del Cinema, svoltosi a Matera nel mese di giugno 2007, non si parlò altro che dei film girati in Basilicata sia per la presenza di Gianni Amelio che nel 1973 girò nella città dei Sassi La città del sole sia per la mostra fotografica su Pasolini, regista de Il vangelo secondo Matteo, allestita da Domenico Notarangelo.
L'interesse, come si può ben comprendere, è grande.
Quando Mussolini fu ferito sul Carso (ma non abbastanza)
Nulla di nuovo nello scatolone in cui mi assento, nella piazza che esiste solo nei miei incubi o nelle mie truccherìe. Che io abbia intravisto o sognato una sfilatoia di formicole rosse non può interessare di meno a nessuno. Nemmeno a me, che però vorrei farmi agosismico dei sommovimenti che arrivo a percepire; caduta di qualche foglia, superstite come un reduce, dai platani della piazza; fra miliardi di foglie che cadono, proprio in questo momento, nel tempo che ci vuole a tastierare una sola parola, nel cielo o sulla terra, nell'universo pensabile.