Mario Piazza, 25 ottobre 2010, ore 14:00

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Impulsar: Flyer della mostra (pixel nostri)

Finestre sull'Italia. Manifesti italiani dopo il 1990
a cura di Mario Piazza, Flora Bianchessi e Jochen Oor

dal 24 ottobre 2010 al 23 gennaio 2011
Affiche Museum
Grote Oost 2-4
1621 BW Hoorn (Olanda)

L'Italia è il paese del design ed è tradizionalmente una culla europea delle arti applicate. Ha una posizione particolare nel campo delle arti visive, dell'architettura e della moda. Queste discipline sono spesso le più importanti a e più conosciute a livello internazionale,  e sono la dimostrazione di una straordinaria e duratura padronanza delle forme e dello stile italiano. Ma questo accade anche con la progettazione grafica attraverso cui possiamo vedere scorci reali di questa ricerca estetica contemporanea. Possiamo intravedere l'immagine dell'Italia d'oggi. Con la grafica si può aprire una finestra che si affaccia sul paesaggio socio-culturale italiano, sugli aspetti della vita di ogni giorno, sulle tradizioni, sulle ricchezze storiche ed artistiche.

Il poster è saldamente radicato nella tradizione italiana della comunicazione visiva e, nonostante un cambiamento nel panorama dei media, la diffusione di internet ha aperto le porte a una nuova generazione di progettisti e clienti. Insieme ricorrono al mezzo, ciascuno su un proprio terreno con un debito verso un glorioso passato e un occhio rivolto al futuro. A tutti gli effetti, il manifesto resta per i grafici una sorta di oggetto del desiderio.
Oggi, dopo una lunga tradizione radicata dai primi del Novecento del secolo scorso, la sua funzione può sembrare un po' appannata e messa in disparte rispetto all'evolversi delle tecnologie e dei mezzi di comunicazione. Ma a ben guardare, troviamo che fra le pieghe dei blog, dei siti e dei social network sempre più emergono gallerie dedicate proprio a questo artefatto. Il manifesto è ancora di moda. Certo oggi ha una veste molto digitale e immateriale, ma basta un nonnulla e può ritornare cartaceo ed assumere il volto di sempre, quello delle origini, che sovente troviamo rispettato nei musei.
Ma perché il manifesto piace? Perché il grafico vede in quella superficie rettangolare la migliore possibilità per esprimersi? Forse perché il manifesto rappresenta una sfida difficile e appassionante. È proprio il terreno dove le doti e le capacità del grafico vengono messe a dura prova. Prima fra tutte l'abilità di essere visivamente sintetici. Un bel manifesto è soprattutto un dispositivo che deve catturare l’attenzione con un colpo d'occhio. Si deve far notare, deve incuriosire, deve emozionare. Per fare tutte queste cose, il grafico oltre a possedere un'originale inventiva e una fantasia feconda, deve essere abile nel gestire segni e lettere, renderli artistici e espressivi. Insomma arte e tecnica vengono davvero messe alla prova.
Un bel manifesto è come un bel quadro, che emoziona alla vista e apre a fascinose sensazioni, ma anche informa, presenta, racconta un fatto, un evento, un prodotto. La difficoltà sta tutta qui. Il bel disegno non basta, l'idea astuta da sola non funziona, il gesto creativo può non essere sufficiente se manca la determinazione e il controllo del comunicare.
Negli ultimi due decenni, grafici e studi di progettazione come Mauro Bubbico e Zup Associati, Stefano Asili e Stefano Tonti e gli altri che a questa mostra partecipano, hanno ricercato un proprio vocabolario visivo una propria forma espressiva. Come esponenti di una cultura ricca di tradizione e innovazione, cercano di cogliere i segni dei tempi e restituiscono una loro visione un loro modo di riflettere sulle immagini con uno dei mezzi solo apparentemente obsoleto, ma ancora di straordinaria efficacia.
La mostra  Vensters op Italië - Italiaanse affiches na 1990 (Finestre sull'Italia - Manifesti italiani dopo il 1990) presenta  fino al 23 gennaio 2011 un assaggio della ricca cultura italiana per le pareti dell'autorevole Affiche Museum / Dutch Poster Museum di Hoorn.

Manifesti di
Artefatti Ad&P / Leonardo Di Renzo - Andria (Bt)
Stefano Asili - Cagliari
Mauro Bubbico - Montescaglioso (Mt)
DM+B & Associati /Patrizio De Mattio, Gabriele Bomben - Pordenone
Studio FM Milano - Milano
Leftloft - Milano/New York
Demetrio Mancini - Monteleone di Fermo (Fm)
Bruno Morello Design - Pasian di Prato (Ud)
Plumdesign - Milano
46xy - Milano
Stefano Tonti - Rimini
Zup Associati - Perugia

 

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Due poster di Mauro Bubbico.
Carnevale di Valsinni.
Amore è seme d'ogni cosa buona, È quel ch'a nullo amato amar perdona.
Isabella Morra e Diego Salvadoval De Castro.

Le forme del pane di Matera. Antico forno a legna di Lucia Perrone.
Foto: archivio di Filippo Gatti, Altamura

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