
abito lungo blu notte con una spirale vertiginosa di stelline come la via lattea. Disegno di Federico Fellini
«La dolce vita sarà una pietra emiliana»
diceva Peppino Amato, produttore del film.
Scena 42
Ristorante Domus Aurea Est. Notte
(Dissolvenza)
L'orchestra suona Arrivederci Roma
Orchestra: Arrivederci Roma
Al centro di una pista affollata di coppie, Marcello e Sylvia ballano languidamente. Marcello si rende conto di essere osservato da tutti, clienti e camerieri, ma la gioia di tenere fra le braccia quella splendida donna gli fa vincere ogni imbarazzo. Parla con le labbra sulla spalla nuda di Sylvia, furtivo e febbrile:
Marcello (mormorando)
...Tu sei tutto... lo sai che sei tutto... you are everything. Everything. You are the first woman of the first day on the earth... You are Eve... You are mother, sister, sei l'amante, la femmina... sei un angelo... il diavolo... la terra, la casa... Home...
Sylvia (canticchiando)
Arrivederci Roma... Good bye... Au revoir...
Marcello sorride con le labbra stirate, travolto dal desiderio, simulando un corruccio infantile: Marcello (mormorando)
Perché sei venuta? Torna in America... Cosa faccio adesso io?
Sylvia stringendolo a sé, tenerissima ma un po' distratta, continua a canticchiare: Sylvia (canticchiando)
Good bye... Good bye...
(Marcello Mastroianni e Anita Ekberg in La dolce vita di Federico Fellini, 1960)
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