reFresh è il viaggio in un passato inesplorato, la discesa nelle falde dell'interiorità nel tentativo di afferrare frammenti d'infanzia e, al contempo, di rivivere e redimere reminiscenze di sentimenti e angosce ancestrali. Ricordo e assenza, linearità e affastellamento di immagini, sinestesie mediali prendono forma attraverso lo sguardo e la mano, in una ricerca che si dilata senza risolversi.
Il ricordo dischiude l'esperienza irriducibile di qualcosa che irrompe dal di fuori e a un tempo affiora dal di dentro, che si coglie come altro e di cui ci si riappropria come frammento di un'identità vissuta nel suo continuo farsi e sfrangiarsi nella nostalgia e nella perdita. Abita la regione incerta del "tra" che divide l'io e l'altro, il presente e il passato, la distanza e la completa assenza. In quello scarto la consistenza del semplice esserci si dissolve nell'istantaneità derealizzante del nostro comprenderci e sfuggirci.
reFresh
Regia Michele Santarsiere; musica Vito Mariano Giosa; seconda camera (iPhone) Rossana Tunisi.
Generazione Zero, 2011.