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Piero Almeoni e Paola Sabatti Bassini, 13 maggio 2011, ore 02:00

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Terra padana

Ideato da Ferdinando Mazzitelli e sostenuto dalla Fondazione Southeritage per l'arte contemporanea, si è tenuto nel centro storico di Montescaglioso (Mt), il 29 aprile 2011, il programma aMonte, esito progettuale della prima esperienza effettuata nell'agosto dell'anno precedente dal gruppo artistico OsservatorioinOpera, chiamato ad agire in stretto rapporto con i luoghi e a cercare un confronto con il territorio e con le realtà creative operanti in Basilicata.

Il punto di vista del forestiero, a costo di apparire ingenuo, è più immediato, più distaccato e riesce a cogliere a prima vista quegli aspetti che vengono sottovalutati dagli abitanti stessi. Il confronto diventa lo strumento iniziale dell'operazione critica che ha permesso di avvicinare il territorio, muovendo situazioni individuali e molteplici, scegliendo di partire da una visione dal basso, da segni che possiamo lasciare e che si oppongono ai modelli di semplificazione come appiattimento di un liberismo globalizzato.

Nella "ospitalità a Monte" realizzata ad agosto, è emerso come storicamente la generazione successiva a quella per la distribuzione della terra, che ha potuto istruirsi, abbia, per ragioni diverse, dovuto dimenticare il proprio territorio in termini di risorse per inseguire come tutti una idea di progresso indotta e unilaterale.
Dagli incontri abbiamo avuto invece la percezione di risorse intellettuali che vorrebbero individuare meglio le potenzialità del luogo riconoscendo nell'attuale situazione di attesa, una ricchezza per il futuro.
Possiamo pensare che le lotte contadine siano ancora una eredità viva nella storia locale come potenziale energia latente? Il territorio puà ancora essere corpo sano, anche esausto, ricoo di vitalità, da cui attingere energie per ripartire?

Non è possibile per noi impostare questo dialogo a partire dalle responsabilità politiche o da analisi prettamente economiche in quanto ci vedrebbe già impotenti, ma dobbiamo partire dalla cultura come luogo di edificazione di senso alla quale richiedere una responsabilità etica che faccia la differenza. L'unica possibilità che possiamo sperimentare è una piccola azione realizzabile ma dalla valenza fortemente simbolica.

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Shopper 'Nnammurat' cercasi e sacchetto biodegradabile di terra padana, presa dalle campagne di Bergamo.

Terra rivoltata, una sorta di migrazione al contrario, rivoltare la terra per ridarle ossigeno in un luogo dove possa trovare nuove possibilità: Nnammurat' cercasi. Dalla Pianura Padana, terra un tempo tra le più fertili ed ora sprecata, spostiamo una certa quantità di terra per affidarla a chi invece ha dovuto faticare per averla, ricordando le lotte per "ridistribuzione della terra" che hanno caratterizzato la storia di Montescaglioso e del Mezzogiorno. 
In uno spazio pubblico centrale di Montescaglioso, Piazza Racamato, abbiamo distribuito in sacchetti biodegradabili 2/3 chilogrammi di "terra padana". Ognuno ha potuto portare a casa un pezzo di terra, arrivato da un altro clima, per farne l'uso che voleva, nel giardinetto, sul balcone, sulla terrazza, un micro orto domestico o trasportabile, utilizzando una terra migrata e prendendosene cura.
Questa parte del progetto si concluderà con una mappatura dei micro-orti segnalati dalle persone partecipanti su una mappa che sarà sistemata nello spazio Cea all'interno del convento della SS Concezione di Montescaglioso.

 

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Protagonisti delle lotte contadine, 1949. Sui campi si dispongono in ordine per formare una grande falce e martello.

 

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Con il boom economico, la diffusione del frigorifero decretò la morte del mondo contadino. La complicità leziosa di una sorridente coppia alla vista di abbondanza del frigo pieno in una pubblicità americana del 1955 circa.

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Commenti  

Sta accadendo qualcosa di nuovo, si respira e si sente, Ferdinando lo sente a mille km e noi qui confermiamo che è possibile. Dieci anni di incubazione ci hanno permesso di andare in tutte le direzioni e ora per una sorta di miracolo è possibile tornare e riprendere la parola, grazie a chi non ha mollato, a chi ha occupato lo spazio e con dovere e umiltà lo ha difeso e migliorato,in attesa. Adesso ci sono gli spazi e le condizioni per la svolta. Spazio è la pagina bianca e spazio virtuale è un post, ma sappiamo bene che lo spazio fisico è l'unico vero tridemensionale per guardarsi e confrontarsi, è lo spazio del corpo che viene al mondo. Una unica raccomandazione: nessuna retorica del contemporaneo o del relazionale, qui non c'è nessuno spazio per il discorso che si è già consumato, esaurito. Il nuovo accidenti! il nuovo e il pensiero. m
Citazione mb il 30 Giugno 2011 alle 00:06
Come già detto è difficile parlare di arte proponendo forme e dinamiche fuori dallo schema "antico" che lega l'artista all'opera attraverso la materializzazione, l'oggettivazione. Il presupposto è di natura diversa, il nostro lavoro e delle persone che ci aiutano è quello di continuare a sperimentare l'immaterialità come concetto fondante. Un’opera immateriale al contrario di quello che molti pensano non è necessariamente "concetto, evento, anaoggettualità". Terra rivoltata ne è un esempio.
Nel lavoro di OinO ho trovato immaterialità nella trasformazione, nelle relazioni e nella contingenza come mezzi espressivi ma anche materialità e tradizioni, oggettualità.
L’opera non come "cosa" da analizzare ma come strumento per analizzare, per dispiegare i passaggi, le gradazioni e la costruzione attraverso forma e senso. Progetto quindi come incanalatura, struttura di questo "mondo vivo d’idee e persone", ma con intatte possibilità e rischio di un fallimento. Dicesi libertà. Siamo in fase di ripartenza e mi preme dire che il progetto ha ormai una sua "paesanità". Ce a' vinij a Mont sta stagion? Ce venen old artist? (Devi ripetere l'operazione quest'estate? Verranno altri artisti?) Domande a cui sono felice di rispondere. Non siamo in tanti ma mi pare che piano piano lo spirito del progetto si stia tracciando.
Citazione FerdINANDO MAZZITELLI il 29 Giugno 2011 alle 19:06
Vorrei essere chiaro e definire bene gli oggetti che ora si trovano davanti a me.
Pensando questo progetto ho sempre avuto come obiettivo una dimensione intermedia, non uno scopo decisivo. La mancanza per diversi anni da quei luoghi non poteva essere colmata solo con un progetto con una ripetizione o con una presenza. Andava risollevato un velo, andava “ri-scoperto un volto, un’immagine". Per questo ho cercato di individuare un modo che potesse consentire di lavorare sulle trasformazioni, un mezzo che potesse dare libertà operativa non solo agli organizzatori ma anche alle altre persone coinvolte.
Citazione FerdINANDO MAZZITELLI il 29 Giugno 2011 alle 19:06
Caro Mauro,
ti ringraziamo delle meravigliose foto di terra rivoltata e la presenza nel blog del nostro lavoro e ti chiediamo di poterle utilizzare, naturalmente con il tuo nome.
Citazione paola e piero, oino il 24 Maggio 2011 alle 16:05
scusate ma c'è un errore

"che si espongano"



ciao ferdinando
Citazione Ferdinando Mazzitelli il 22 Maggio 2011 alle 12:05
Iniziando a pensare a questo progetto, ho considerato la necessità di non praticare cliquè retorici e immaginari abbondantemente abusati e sviluppati negli ultimi dieci anni nelle arti visive e in generale nel campo della cultura. Per chi opera in luoghi marginali come Montescaglioso, attraverso una ricerca marginale come quella dell’arte sperimentale, si pongono limiti davvero severi. Se li si vuole osservare. Trasportare in “contesti” tal fatti i format che impazzano altrove, genera sovrapposizioni impermeabili. Terra su terra, non terra mischiata a terra. D’altro canto è necessario vincere le resistenze locali che magari proprio ai modelli esportabili si riferiscono come fonte di emancipazione e sviluppo culturale. Come è possibile integrare le istanza locali con ipotesi di ricerca sul territorio attraverso l’arte visiva?
La mia risposta: “attraverso la formazione di una comunità che si ponga non con il pensiero di realizzare opere (progetti?) che non si espongano, si mostrino, consolino e avvicinino il lontano, ma attraverso eventi e processi che si trasformano e che trasformino. Tutti!”
Citazione Ferdinando Mazzitelli il 22 Maggio 2011 alle 12:05
Esiste un'accezione del concetto di ecologia che travalica i limiti disciplinari e nello stesso tempo non si esaurisce nell'uso volgarizzato che ne fanno i linguaggi della cronaca giornalistica o della politica professionale. Essa dipende da una visione ecosistemica della realtà. Un pensiero ecologico efficace - vale a dire un pensiero che sia nelle condizioni di trattare della realtà, e non solo di parlarci sopra - può darsi solo rifuggendo dagli ecologismi, che rappresentano altrettante fissazioni decadute della sua capacità complessiva.
Chaos n°6/7 settembre- dicembre 1995
http://www.arpnet.it/chaos/sei.htm
Citazione Ferdinando Mazzitelli il 22 Maggio 2011 alle 11:05
un evento importante per montescaglioso e un programma di comunanza tutto da sperimentare e costruire individuando le risorse del territorio.. Complimenti a Ferdinando Mazzitelli e agli Oino
Citazione francesco lomonaco il 13 Maggio 2011 alle 17:05

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