La vera terra dei barbari non è quella che non ha mai conosciuto l'arte, ma quella che, disseminata di capolavori, non sa né apprezzarli né conservarli.
Marcel Proust
I Beni Culturali del nostro Paese sono un giacimento enorme di opportunità di crescita economica, sociale e culturale. Questo straordinario patrimonio ereditato dalla storia e di cui noi siamo custodi, appartiene all'intera umanità e questo carica il Paese della grande responsabilità di tramandarlo alle future generazioni. Sulla valorizzazione di questa immensa ricchezza l'Italia può costruire una strategia di sviluppo sostenibile per l'oggi e per il futuro.
Non "sentire" questa responsabilità e non cogliere questa opportunità non trova giustificazione alcuna. Per questo è necessario che chi vi opera per conservarlo, valorizzarlo, promuoverlo, gestirlo abbia un convinto sostegno, adeguati investimenti e riconoscimento professionale.
Tuttavia, insieme a tutte le diverse forme di produzione e fruizione culturale, oggi i Beni Culturali italiani sono in sofferenza per i pesanti tagli operati dalla legge finanziaria, i quali vanno ad aggiungersi al disinvestimento culturale che il nostro paese opera oramai da anni, penalizzando l'occupazione, le condizioni di lavoro, la professionalità e l'entusiasmo di tanti giovani.
Questo stato d'incuria è sintomo di un impoverimento culturale della società che non annuncia nulla di buono per il Paese.
Come Abbracciamo la cultura vogliamo dare vita a un impegno diffuso per una forte "assunzione di responsabilità" da parte della collettività affinché venga definito un quadro trasparente di regole e di risorse certe, di lungo respiro che dia priorità alla "cura" del patrimonio culturale italiano e non a pochi eventi spettacolari e interventi emergenziali.
È necessaria una mobilitazione e una pressione pubblica che, a partire dalla discussione sulla "Legge di stabilità", sia in grado di costruire iniziative territoriali che coinvolgano le organizzazioni sindacali e imprenditoriali, il mondo del credito e della finanza, le professioni, l'associazionismo diffuso, le istituzioni di ogni ordine e livello con i seguenti obiettivi:
- per una politica condivisa dei Beni Culturali che ne affermi la priorità nello sviluppo economico e culturale del paese;
- per garantire una gestione trasparente e partecipata dei Beni culturali;
- per affermare il valore della tutela dei Beni Culturali, basata sulla conservazione preventiva e contrastare la prassi dell'emergenza;
- per dare dignità al lavoro di tutti gli operatori del settore attraverso il riconoscimento legislativo, contrattuale e professionale;
- per dare trasparenza alle procedure di spesa nei Beni Culturali a partire dagli appalti di lavori servizi e forniture, escludendo le gare al massimo ribasso ed esercitando un forte controllo sulla sicurezza degli operatori;
- per garantire la qualificazione delle imprese che intervengono sul patrimonio culturale, fondata anche su adeguati requisiti di natura professionale; per rilanciare il ruolo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
All'appello possono aderire tutti i cittadini ma anche le associazioni e gli operatori del settore, le istituzioni educative e formative, il volontariato che opera nel campo ambientale e sociale, le Istituzioni Locali.
www.abbracciamolacultura.it
17/18 dicembre 2011
I promotori della coalizione "Abbracciamo la Cultura": Acli; Associazione Italiana Biblioteche; Arci; Auser; Cgil; Confederazione Italiana Archeologi; Italian Association of Conservation Scientisti; Istituto Nazionale di Urbanistica; Legambiente; Uil Bac; Associazione Restauratori d'Italia; Assotecnici; Associazione per l'Economia della Cultura; Università La Sapienza; Wwf.
Hanno aderito tra gli altri: Federazione Nazionale della Stampa; Associazione Nazionale Guide Turistiche; Movem09 Movimento Emergenza Cultura Spettacolo e Lavoro; Comitato per la Libertà, il Diritto all'Informazione, alla Cultura e allo Spettacolo; Associazione Articolo 21; Rubbettino Editore.