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Fabrizio Di Buono, 13 giugno 2012, ore 21:00

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Fa tappa a San Lucido, in provincia di Cosenza, l'originale iniziativa Ecomulo. Mirko Adamo e Federico Price Bruno, partiti da Portella della Ginestra (Pa), fanno rotta verso Roma: obiettivo Quirinale, per recapitare le istanze emerse dai momenti di socialità che un lungo viaggio come il loro crea, in particolare se condotto sul dorso di due muli, Giovanni e Paola.
Il viaggio all'insegna della legalità e dell'eco-sostenibilità vuole creare momenti di aggregazione per scoprire i problemi del territorio che viene percorso, ma anche la dimostrazione che la lentezza, in questo caso del viaggio, porta verso una maggiore conoscenza dello stato di cose dominante e diventa misura che conduce verso un cambiamento sociale inevitabile.

I due ragazzi siciliani, vicini al'associazione Casa Memoria "Felicia e Peppino Impastato", dovevano arrivare in quel di San Lucido, al circolo Arci L'Urlo del Sole, il 9 giugno, durante l'apertura della mostra "Tensioni e Pulsioni" di Alfredo Granata, incentrata sulla strategia della tensione. Tuttavia, i problemi lungo la strada sono imprevedibili e l'arrivo è posticipato all'una della notte. Ad accogliere Federico e Mirko ci sono alcuni ragazzi del Circolo locale. Il punto di ristoro è il parchetto dell'ex Onpi.
La tarda ora non impedisce uno scambio di opinioni, in particolare quando la struttura in cui trova ricovero Ecomulo è un'opera nazionale che permetteva il diporto dei pensionati d'Italia (un sistema che metteva in comunicazione tutti i posti della Penisola) ma che ora rischia di essere chiusa e privatizzata. Attualmente la struttura ospita persone anziane che necessitano di assistenza. Come si potrebbe riprendere una struttura di tali dimensioni, con un parco notevolmente esteso? È il caso di privatizzarla? Le idee vanno da un ostello della gioventù, alle residenze d'artista, dalla creazione di un parco culturale che possa ospitare mostre all'aperto, e quant'altro, a un'isola felice per i bambini, destinando un'ala del complesso al lavoro assistenziale.

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L'indomani, Federico e Mirko incontrano due signore ospiti della struttura dopo essere state tolte dalla case popolari che avevano occupato. Dicono che riceveranno presto un alloggio. Emerge un'altra questione, quella del crescente numero di case disabitate in ogni paese (o città) e del mancato investimento pubblico che potrebbe aprirle ai cittadini, termine che in un regime di mercato passa inosservato.
La passeggiata fino alla sede de L'Urlo del Sole riporta il centro storico sanlucidano indietro nel tempo, quando lo zoccolo dell'asino risuonava per le strette vie. Si avvicinano persone incuriosite, è una piccola festa non organizzata; è un'esperienza che coinvolge. E qui ancora altre discussioni: qual è il paese della Nave dei veleni (messo caso ci sia propriamente un paese)? Com'era la storia? Cunsky, Jolly Rosso, Michigan, segreto di Stato e Vascello Catania... per quanto si possa tentare di rimuovere questi elementi dal dibattito, il ricordo è vivo e non è delimitato da confini regionali. Il "segreto di Stato" rimanda loro al posto della partenza, Portella della Ginestra, ma rimanda anche alla mostra "Tensioni e Pulsioni" e alle stragi degli anni '70-'80, sulle quali tutti sanno ma nessuno è Stato.
Il cammino di Mirko, Federico, Paola e Giovanni riprende la strada verso Roma nel pomeriggio, per recapitare i "pizzini della legalità" al Quirinale. La speranza è tanta come la fiducia che il lento cambiamento giungerà ad un traguardo, come il viaggio di Ecomulo, tentando di scardinare una rappresentazione della realtà che dice di non esistere. Buon viaggio, Ecomulo!

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