La notte dei cucibocca



Tremate tremate son finite le abbuffate.
Il cinque gennaio, dalla civiltà agropastorale della Murgia Materana, la sera che precede l'Epifania si svolge una festa dedicata ai bambini. Le origini e le motivazioni si perdono nella notte dei tempi.
Misteriose figure vestite di scuro, mantelli o vecchi cappotti, con in testa un cappellaccio o un disco di canapa da frantoio, il viso incorniciato da folte barbe bianche. Al piede una catena spezzata che striscia sul selciato con un rumore sordo.
Terrae motus: Irpinia, L'Aquila, Haiti

Un letto all'aperto e, sotto, Le cose rimaste (Mario Cresci, La terra inquieta, Editori Laterza, 1981)

Basilicata, 23 novembre 1980: il terremoto sembra voler cancellare per sempre l'identità di una terra e di una cultura. Questo libro fotografico di Mario Cresci non è solo l'interpretazione del disastro, ma anche il filtro per leggere con la consapevolezza le impronte del passato e le speranze di una civiltà contadina
(dalla quarta di copertina di Mario Cresci, La terra inquieta, Editori Laterza, 1981)
Appunti per il 4 novembre

Bertolt Brecht
Il parto della grande Babele
Quando era giunta l’ora delle doglie, si ritirò all’interno delle sue stanze e si circondò di medici e di veggenti.
Sorse un mormorio. Nella casa entravano uomini autorevoli con le facce serie e ne uscivano con le facce preoccupate e pallide. E il prezzo del bianchetto raddoppiò nei negozi di cosmetica.
Il popolo si radunò nelle strade e ci restò dal mattino alla sera, con lo stomaco vuoto.
Quando la guerra sarà finita
