I colori dell'antimafia
Orientarsi a Urbino

Callisto Ciccolini, Pianta Città di Urbino patria di Raffaello Sanzio, 1874
Si è inaugurata sabato 9 aprile alle ore 11, presso la Casa Natale di Raffaello, Urbino walk in progress, una mostra laboratorio sulla rappresentazione della città. L'esposizione, si svolge a conclusione di circa due anni di lavoro e presenta i risultati di una ricerca e un metodo d'indagine interdisciplinare che permette di condividere le conoscenze e realizzare qualcosa di veramente utile.
1 commento | Stampa | Invia per e-mail | Condividi su FacebookGood morning L'Aquila

Le carriole sono il simbolo di una presa di coscienza per testimoniare l'appartenenza e l'affetto degli Aquilani, la speranza e il futuro per noi e per i ragazzi.
www.6aprile.it
Guerre

Luigi, seconda elementare.
Aggiungi commento | Stampa | Invia per e-mail | Condividi su Facebook
Cos'è questo golpe?

Roma, 2009
Era il 14 novembre del 1974 quando il seguente j'accuse tuonò dalle colonne del Corriere della Sera. Con la lucidità che gli era solita e la lungimiranza che la storia gli avrebbe riconosciuto, Pier Paolo Pasolini non si limitava a denunciare i crimini del Palazzo, ma si scagliava contro giornalisti, classe politica, la stessa opposizione: tacendo i nomi pur avendo probabilmente gli indizi e le prove, dimostravano tutti la collusione con gli autori delle stragi, con i gerarchi, "col potere effettivo, corrotto, inetto e degradato".
Pasolini fu ammazzato ad un anno di distanza in circostanze non ancora chiarite.
In un periodo in cui indizi e prove ci piovono addosso ma facciamo di tutto per scansarli, in cui di "comici golpe" ne subiamo con assidua frequenza ma in un chiassoso silenzio ugualmente assordante, riproponiamo le sue parole.
Io so.
Io so i nomi dei responsabili di quello che viene chiamato "golpe" (e che in realtà è una serie di "golpe" istituitasi a sistema di protezione del potere).
Io so i nomi dei responsabili della strage di Milano del 12 dicembre 1969.
Io so i nomi dei responsabili delle stragi di Brescia e di Bologna dei primi mesi del 1974.
Io so i nomi del "vertice" che ha manovrato, dunque, sia i vecchi fascisti ideatori di "golpe", sia i neo-fascisti autori materiali delle prime stragi, sia infine, gli "ignoti" autori materiali delle stragi più recenti.
Io so i nomi che hanno gestito le due differenti, anzi, opposte, fasi della tensione: una prima fase anticomunista (Milano 1969) e una seconda fase antifascista (Brescia e Bologna 1974).
Un serio problema (elettorale)

«È finita, non possiamo mica rischiare le elezioni per il nucleare. Non facciamo cazzate. Bisogna uscirne ma in maniera soft. Ora non dobbiamo fare nulla, si decide tra un mese».
Fuori onda di Stefania Prestigiacomo,
Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Arte-vita-città, l'estetica di Mimmo Rotella

Mimmo Rotella (Catanzaro 1918 – Milano 2006) già in vita era un artista di fama internazionale, ma poco conosciuto al grande pubblico anche della sua regione. Bisogna attendere anni più recenti per vedere Mimmo Rotella avviare con la Calabria, e con la sua Catanzaro in particolar modo, una collaborazione assidua che lo ha visto più volte tornare per iniziative riguardanti la sua opera, fin quasi alla sua morte avvenuta a Milano l'8 gennaio del 2006.
1 commento | Stampa | Invia per e-mail | Condividi su FacebookIl campanaccio di San Mauro Forte

Obbedienti ai comandi del capo squadra che batte per terra un'asta in cima alla quale sono posizionati vari campanelli che segnalano il ritmo da rispettare, che deve avere la stessa tonalità e la stessa cadenza, i partecipanti al corteo prestano attenzione ad emettere un suono cupo, assordante, monotono e ritmico tanto da poter essere paragonato ad un lamento straziante che preannuncia, però, benessere e risveglio. È impressionante la serietà, la compattezza, il rigore, la disciplina di questo esercito che avanza per le vie del paese e che non conosce ostacoli.
Aggiungi commento | Stampa | Invia per e-mail | Condividi su FacebookIl carnevale di Montescaglioso

Un film di Buñuel del 1958, Nazarin, termina con il protagonista, un prete, che percorre una strada polverosa ed assolata dirigendosi verso la prigione, il fallimento e la morte. Una venditrice ambulante lo vede, ha pietà di lui e gli regala un frutto mentre, in sottofondo, in crescendo, ascoltiamo il suono dei tamburi di Calanda, il paese d'origine del regista, dove, durante la settimana santa, un corteo percorre, all'alba, avvicinandosi lentamente, le strade del paese al suono dei tamburi, rievocando la morte di Cristo.
Ogni volta che arriva il martedì grasso a Montescaglioso non posso fare a meno di pensare a quel film e a quel suono. Sin dalle prime luci dell'alba il suono delle campane agitate vigorosamente dai partecipanti al carnevale rimbomba per tutto il paese. Dapprima in lontananza e poi sempre più vicino e fragoroso. È l'inizio della fine del Carnevale.
Aggiungi commento | Stampa | Invia per e-mail | Condividi su FacebookIl carnevale di Cirigliano

Il carnevale di Cirigliano, di antichissima tradizione culturale risalente al medioevo, è un rito propiziatorio tra il sacro e il profano collegato ai riti della fertilità e al sopraggiungere della primavera. Si rappresentano le stagioni e i mesi dell'anno esaltando per ognuno di essi le colture e le tradizioni.
Aggiungi commento | Stampa | Invia per e-mail | Condividi su Facebook