Capire con il cinema

Capire con il cinema è il titolo di un libro che raccoglie recensioni su 200 film prima e dopo il ‘68 scritte da Goffredo Fofi ed edito nell’aprile del 1977 nella collana Universale Economica Feltrinelli. Si è preso a prestito questo titolo perché è parso il più indicato per tentare di capire l’evoluzione delle manifestazioni studentesche attuali mettendola in rapporto con le situazioni descritte nel film Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto.
Il film in questione, premiato prima a Cannes e poi con l’Oscar al miglior film straniero e con tre Nastri d’argento, esce nel 1970 con la regia di Elio Petri e con l’interpretazione, fra gli altri, di Gian Maria Volonté, Florinda Bolkan e Salvo Randone. Narra del rapporto fra il capo della Squadra Omicidi di Roma e la sua amante Augusta Terzi, uccisa per dimostrare che un garante della Legge e un rappresentante del Potere è al di sopra di ogni sospetto, anche quando, scagionato, si autoaccusa.
Dirigente compie gli anni

Si è tenuta nella mattina del due dicembre scorso, nella sala mensa della Pro.&Real.Fut. una calorosa e simpatica manifestazione in occasione dell'anniversario della nascita della dottoressa Carmela Maria Della Torre, dirigente vicaria dello stabilimento Tre.
I colleghi dirigenti e del comparto intervenuti (tutti rigorosamente a mani vuote), dopo un riguardoso bacio di circostanza e una esangue stretta di mano, hanno augurato alla dirigente lunga vita, benessere e soddisfazioni in ogni campo.
Ancora prima che la festeggiata desse il via d'uopo, ventisette bocche e cinquantaquattro mani, senza dare troppo nell'occhio, si sono avvicinati ai vassoi in bella mostra sul tavolo centrale.
Le mani, in apparente noncuranza, cogliendo una momentanea distrazione di Della Torre, in un lampo, come comandati da un solo encefalo, hanno svuotato i vassoi ricolmi di appetitosi faraoni di Rotondella.
Due colori

Due colori per quattro ricette: Ciallèdd estiva, Zuppa di legumi, Focaccia bianca e Cavatelli con le cicerchie per celebrare il riconoscimento Unesco della Dieta Mediterranea patrimonio immateriale dell'Umanità.
Dopo l’opera dei pupi siciliana e il canto a tenore sardo, la dieta mediterranea è entrata nella prestigiosa lista dell’Unesco, che raccoglie gli elementi del patrimonio culturale immateriale considerati rappresentativi dell’umanità. Di ispirazione giapponese, il dibattito sull'introduzione delle espressioni culturali immateriali come categoria patrimoniale si sviluppò nel corso degli anni '90, la Convenzione entrò in vigore nel 2006 per preservare le identità culturali locali dalla minaccia della globalizzazione, allargando il significato del concetto di "salvaguardia" con un approccio di tipo antropologico più che umanistico a "le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, le abilità – come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi – che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui, riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale. Questo patrimonio culturale immateriale trasmesso di generazione in generazione è costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi in risposta al loro ambiente, alla loro interazione con la natura e alla loro storia e dà loro un senso di identità e di continuità, promuovendo in tal modo il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana". (Unesco 2003 art. 2, part.1)
1 commento | Stampa | Invia per e-mail | Condividi su FacebookTornare a Tricarico

Ritirarsi per qualche ora nel cimitero acattolico in un tiepido diafano pomeriggio di ottobre induce pensieri intimi. Intimi e mutevoli come il cielo della stagione autunnale. In questo singolare fazzoletto di terra sospeso nel tempo e nello spazio, riesci ad estraniarti persino dal traffico di Roma. Qui, a due passi dalla piramide di Cestio – incorporata frettolosamente nelle mura aureliane – quasi quattromila persone dormono l’ultimo sonno senza la benedizione dei successori di Pietro: inglesi e tedeschi i più, ma anche molti americani e scandinavi, russi e greci e altri ancora di altri paesi. Plenipotenziari di Prussia e giovani sedicenni britanniche affogate nel Tevere, patrioti amici di Garibaldi ed il cappellano della sua armata, pittori, musicisti, letterati, soprattutto.
2 commenti | Stampa | Invia per e-mail | Condividi su FacebookMariannina


Mariannina Menzano (1908 – 2001)
Rilevante protagonista delle lotte per l’occupazione delle terre incolte negli anni 1948 – 1949. Arrestata, rimase in carcere con Nunzia Suglia e Anna Avena per undici mesi e quattro giorni. Negli anni Cinquanta fu assessore alla Pubblica Istruzione nel Comune di Montescaglioso e attivista dell’Unione Donne Italiane.
Il testo che segue è solo una parte della lunga intervista rilasciata a Aurora Milillo nel 1976.
Allora li hanno chiamati tutti sul comune, questi proprietari terrieri, per chiedere loro se volevano cedere un poco di terre incolte ai combattenti, ai reduci. Tutti si sono rifiutati; allora nella Camera del Lavoro decidemmo: — Dobbiamo fare l’occupazione delle terre! C’era una legge firmata dal quarantasei, di dare le terre incolte ai contadini, ai disoccupati, ma questa legge non veniva posta in vigore, e così… si decise di fare questa occupazione delle terre.
13 commenti | Stampa | Invia per e-mail | Condividi su FacebookL’elenco delle opportunità che si hanno nell’essere handicappati

Pippo Lionni, Fact of Life, Laurence King, 2001
Noi handicappati siamo dei privilegiati. Sapete perché, ah?
Perché a volte ci regalano le terre confiscate ai mafiosi;
perché prendiamo la pensione senza aver fatto mai nulla;
perché abbiamo i parcheggi riservati;
perché andiamo gratis sia cinema che a teatro;
perché, se ad esempio prendiamo i mezzi pubblici, paghiamo il biglietto ridotto;
perché in Olanda, e dico Olanda, il sesso ce lo passa la mutua... e, purtroppo, solo in Olanda;
perché, una volta, almeno, avevamo le insegnanti di sostegno;
perché possiamo far finta di sbandare per toccare impunemente il culo alle donne;
perché a noi, a noi handicappati, ci chiamano con tremila nomi tutti diversi: "invalido", "disabile", "invalido civile", "affetto da deficit motorio", che sembra uno scooter ultimo modello. Addirittura ci chiamano "diversamente abili", che tu stai lì tutta la vita a pensare: ma a che cosa sono abile io? Non potevano spiegarmelo meglio? Eh!
Terrae motus: Irpinia, L'Aquila, Haiti

Un letto all'aperto e, sotto, Le cose rimaste (Mario Cresci, La terra inquieta, Editori Laterza, 1981)

Basilicata, 23 novembre 1980: il terremoto sembra voler cancellare per sempre l'identità di una terra e di una cultura. Questo libro fotografico di Mario Cresci non è solo l'interpretazione del disastro, ma anche il filtro per leggere con la consapevolezza le impronte del passato e le speranze di una civiltà contadina
(dalla quarta di copertina di Mario Cresci, La terra inquieta, Editori Laterza, 1981)
Basilicata vendesi

Stesso amore per il poeta devono aver riposto gli eredi di Vittorio Gambioli, che gli hanno voluto intestare il nome della propria stazione di servizio nella Val d'Agri, dove si trova il più grande giacimento petrolifero italiano su terra ferma.

Ricomincio da 3-D

È del poeta il fin la meraviglia,
parlo dell’eccellente e non del goffo,
chi non sa far stupir, vada alla striglia!
(La Murtoleide: Fischiate di Giovan Battista Marino)
Da un po’ di tempo non si parla d’altro. Le nuove, recenti, mirabolanti visioni cinematografiche del 3-D, cioè le proiezioni cinematografiche cosiddette tridimensionali. Si elencano le marche dei proiettori con sigle e numeri incomprensibili, si parla e si scrive, come se fossero oggetti provenienti da altri pianeti, di apparecchi capaci di produrre audio “dolby surround subwoofer” tutti rigorosamente “digitali” (la parola chiave del momento) comprese le lampade da proiezione, anch’esse digitali. Una lampada è una lampada, anche se utilizzata per proiezioni! Lo scopo, come è evidente, è, copiando il poeta, quello di stupire e… di incrementare il proprio tornaconto in momenti di crisi monetaria e intellettuale.
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