Storie di grafica: N.H. Werkman (1)
Della storia del design grafico, N.H. Werkman è sicuramente una delle figure più amate e indagate dalle nuove generazioni. La sua ricerca, riassunta nell'ideale "liberare i caratteri dalla tirannia della scrittura", e la sua tragica fine, venne fucilato dai nazisti a tre giorni dalla liberazione dell'Olanda, sono all'origine di un autentico sentimento di ammirazione per il lavoro e la persona, restituendo l'insegnamento morale di un grande maestro che ha contribuito a formare la coscienza civile della nostra professione.
Müge Hilmaz, Elena Papassissa e Ivan Abbattista, studenti della specialistica all'Isia di Urbino, in momenti e per finalità differenti hanno realizzato due racconti in forma di libri dedicati a Werkman che qui presentiamo non senza aver tracciato prima una breve storia della sua vita.
Cinema, fantasma dell'attimo. I 102 anni di Manoel de Oliveira
La vita mi ha insegnato tante cose. Una per tutte, che il cinema può essere fatto in tanti modi parlato o muto, spettacolare o sussurrato ma l’essenziale è che nasconda dentro un’emozione e la voglia di raccontare qualcosa a qualcuno. Il momento più bello rimane però quello in cui si spengono le luci e ciò che uno ha cercato di dire viene capito in tanti modi diversi quanti sono gli spettatori davanti allo schermo. Manoel de Oliveira
11 dicembre 2010. Una giornata carica di vento sempre più freddo, una tipica giornata invernale in cui il cielo terso a poco a poco si coprirà di nuvole portatrici di neve, si spera. Una di quelle giornate che spingono a stare in casa e che inducono alla riflessione, alla memoria, ai ricordi più belli, alle emozioni, a ciò che si è amato, ammirato, apprezzato.
Fisionomie dell'antimafia 2010
Al secondo anno, si sa, si tende a risparmiare. L'antiracket Falcone Borsellino fa di necessità virtù e coglie l'occasione per rinsaldare le fila. La presentazione del calendario è vissuta dagli associati come un momento di incontro, di dibattito, di rilancio del tema e anche di convivialità, non ci si può rinunciare.
Niente fotografo, niente quadricromia. Un giro di telefonate, e subito ti inviano una foto e un pensiero, materiale eterogeneo per non dire disastroso. Due colori, tre basi uguali alternate su dodici fogli. Il testo sull'immagine serve a mitigare la scarsa qualità degli originali da riprodurre, eppure emergono l'autenticità e la forza della testimonianza.
Chi ha denunciato non ha nessun problema a mettere la propria faccia su un foglio replicato per mille volte. Anzi, ci tiene molto.
Fisionomie dell'antimafia 2009
Committente: Associazione antiracket Falcone Borsellino, Montescaglioso, Mt
Gennaio. La mafia non è solo un fenomeno criminale, se fosse solo un fenomeno criminale sarebbe facile sconfiggerla, la mafia è anche un fenomeno sociale, economico e culturale. Tano Grasso, ideatore delle associazioni Antiracket
Febbraio. Nel 1980 alla richiesta di un milione di lire mio marito rispose che non aveva soldi, così avvenne il primo furto, dopo un anno il secondo furto, poi il terzo, il quarto... otto furti per otto anni di seguito. Ma non ci furono solo furti, minacce di giorno e di notte ci tenevano sotto pressione. A quel punto non sapevamo più che fare: andare avanti? e come? chiudere? e perché? intanto, le nostre denunce non approdavano a nulla. Mai nessun carabiniere venne a chiedere che cosa stesse succedendo. Evidentemente serviva far credere a Roma che qui fosse tutto calmo, che qui fosse l'oasi della felicità. I nostri politici a Roma avevano deciso così. Maria Isernia Filograno, commerciante (Casarano, Le)
Capire con il cinema
Capire con il cinema è il titolo di un libro che raccoglie recensioni su 200 film prima e dopo il ‘68 scritte da Goffredo Fofi ed edito nell’aprile del 1977 nella collana Universale Economica Feltrinelli. Si è preso a prestito questo titolo perché è parso il più indicato per tentare di capire l’evoluzione delle manifestazioni studentesche attuali mettendola in rapporto con le situazioni descritte nel film Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto.
Il film in questione, premiato prima a Cannes e poi con l’Oscar al miglior film straniero e con tre Nastri d’argento, esce nel 1970 con la regia di Elio Petri e con l’interpretazione, fra gli altri, di Gian Maria Volonté, Florinda Bolkan e Salvo Randone. Narra del rapporto fra il capo della Squadra Omicidi di Roma e la sua amante Augusta Terzi, uccisa per dimostrare che un garante della Legge e un rappresentante del Potere è al di sopra di ogni sospetto, anche quando, scagionato, si autoaccusa.
Dirigente compie gli anni
Si è tenuta nella mattina del due dicembre scorso, nella sala mensa della Pro.&Real.Fut. una calorosa e simpatica manifestazione in occasione dell'anniversario della nascita della dottoressa Carmela Maria Della Torre, dirigente vicaria dello stabilimento Tre.
I colleghi dirigenti e del comparto intervenuti (tutti rigorosamente a mani vuote), dopo un riguardoso bacio di circostanza e una esangue stretta di mano, hanno augurato alla dirigente lunga vita, benessere e soddisfazioni in ogni campo.
Ancora prima che la festeggiata desse il via d'uopo, ventisette bocche e cinquantaquattro mani, senza dare troppo nell'occhio, si sono avvicinati ai vassoi in bella mostra sul tavolo centrale.
Le mani, in apparente noncuranza, cogliendo una momentanea distrazione di Della Torre, in un lampo, come comandati da un solo encefalo, hanno svuotato i vassoi ricolmi di appetitosi faraoni di Rotondella.
Due colori
Due colori per quattro ricette: Ciallèdd estiva, Zuppa di legumi, Focaccia bianca e Cavatelli con le cicerchie per celebrare il riconoscimento Unesco della Dieta Mediterranea patrimonio immateriale dell'Umanità.
Dopo l’opera dei pupi siciliana e il canto a tenore sardo, la dieta mediterranea è entrata nella prestigiosa lista dell’Unesco, che raccoglie gli elementi del patrimonio culturale immateriale considerati rappresentativi dell’umanità. Di ispirazione giapponese, il dibattito sull'introduzione delle espressioni culturali immateriali come categoria patrimoniale si sviluppò nel corso degli anni '90, la Convenzione entrò in vigore nel 2006 per preservare le identità culturali locali dalla minaccia della globalizzazione, allargando il significato del concetto di "salvaguardia" con un approccio di tipo antropologico più che umanistico a "le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, le abilità – come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi – che le comunità, i gruppi e in alcuni casi gli individui, riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale. Questo patrimonio culturale immateriale trasmesso di generazione in generazione è costantemente ricreato dalle comunità e dai gruppi in risposta al loro ambiente, alla loro interazione con la natura e alla loro storia e dà loro un senso di identità e di continuità, promuovendo in tal modo il rispetto per la diversità culturale e la creatività umana". (Unesco 2003 art. 2, part.1)
Tornare a Tricarico
Ritirarsi per qualche ora nel cimitero acattolico in un tiepido diafano pomeriggio di ottobre induce pensieri intimi. Intimi e mutevoli come il cielo della stagione autunnale. In questo singolare fazzoletto di terra sospeso nel tempo e nello spazio, riesci ad estraniarti persino dal traffico di Roma. Qui, a due passi dalla piramide di Cestio – incorporata frettolosamente nelle mura aureliane – quasi quattromila persone dormono l’ultimo sonno senza la benedizione dei successori di Pietro: inglesi e tedeschi i più, ma anche molti americani e scandinavi, russi e greci e altri ancora di altri paesi. Plenipotenziari di Prussia e giovani sedicenni britanniche affogate nel Tevere, patrioti amici di Garibaldi ed il cappellano della sua armata, pittori, musicisti, letterati, soprattutto.
Mariannina
Mariannina Menzano (1908 – 2001)
Rilevante protagonista delle lotte per l’occupazione delle terre incolte negli anni 1948 – 1949. Arrestata, rimase in carcere con Nunzia Suglia e Anna Avena per undici mesi e quattro giorni. Negli anni Cinquanta fu assessore alla Pubblica Istruzione nel Comune di Montescaglioso e attivista dell’Unione Donne Italiane.
Il testo che segue è solo una parte della lunga intervista rilasciata a Aurora Milillo nel 1976.
Allora li hanno chiamati tutti sul comune, questi proprietari terrieri, per chiedere loro se volevano cedere un poco di terre incolte ai combattenti, ai reduci. Tutti si sono rifiutati; allora nella Camera del Lavoro decidemmo: — Dobbiamo fare l’occupazione delle terre! C’era una legge firmata dal quarantasei, di dare le terre incolte ai contadini, ai disoccupati, ma questa legge non veniva posta in vigore, e così… si decise di fare questa occupazione delle terre.
L’elenco delle opportunità che si hanno nell’essere handicappati
Pippo Lionni, Fact of Life, Laurence King, 2001
Noi handicappati siamo dei privilegiati. Sapete perché, ah?
Perché a volte ci regalano le terre confiscate ai mafiosi;
perché prendiamo la pensione senza aver fatto mai nulla;
perché abbiamo i parcheggi riservati;
perché andiamo gratis sia cinema che a teatro;
perché, se ad esempio prendiamo i mezzi pubblici, paghiamo il biglietto ridotto;
perché in Olanda, e dico Olanda, il sesso ce lo passa la mutua... e, purtroppo, solo in Olanda;
perché, una volta, almeno, avevamo le insegnanti di sostegno;
perché possiamo far finta di sbandare per toccare impunemente il culo alle donne;
perché a noi, a noi handicappati, ci chiamano con tremila nomi tutti diversi: "invalido", "disabile", "invalido civile", "affetto da deficit motorio", che sembra uno scooter ultimo modello. Addirittura ci chiamano "diversamente abili", che tu stai lì tutta la vita a pensare: ma a che cosa sono abile io? Non potevano spiegarmelo meglio? Eh!